horror|vacui diary«




The Battle of Bastards vrs.
who?
♀ Ilaria. 24.05.1998 (18). Italy. student. bi. feminist
spare time
writing. reading. acting. watching tvseries. cooking. roleplaying
loves
youtubers. superheroes. history (middle ages, XVIII/XIX century, 1950s). literature (greek, roman, english, italian). languages. graphics. filmmaking. fanfictions. slash/femslash. motoGP

The books that the world calls immoral are books that show the world its own shame.
Vuoi una carrellata di biscotti gratis? Iscriviti al gruppo t h e unsullied!
les misérables rpg » Deregard ~ The Eniɠmą of deeprealms RpG † amy's {zone}
(ultimo controllo: 07/07/16 - ultima conferma: --/--/-- - elenco gemellati)
♫ e impara a conoscere quale ritmo governa gli uomini (Archiloco)
perchè horror vacui?
La paura del vuoto può avere molti significati; quello originario, datogli da Aristotele, era puramente filosofico-naturalistico: la natura rifiuta il vuoto poichè, ammettendolo, si ammetterebbe l'esistenza del nulla, il che è un controsenso. L'horror vacui è anche la paura di affrontare qualcosa di nuovo, di diverso, senza nessuna esperienza: un lancio nel vuoto, appunto. Per me però l'horror vacui è qualcos'altro: significa riempire la propria esistenza in modo ossessivo di esperienze e passioni, hobby e piani di vita in modo da cancellare tutti quei vuoti, quei buchi nella mia anima da cui possono entrare, come da un vaso di Pandora, tutte le paure e i dubbi che ancora non riesco ad affrontare. Impegnare la mia vita in mille interessi diversi, oltre che ispirarmi e mostrarmi continuamente nuovi punti di vista, mi aiuta a sfuggire da un'incertezza davanti a cui non posso pormi, che non posso nemmeno accettare. Nella mia vita ho bisogno di sicurezze, di stimoli, di sentieri chiari e distinti da seguire; ho bisogno di pensare, di riflettere e di produrre, soprattutto di produrre. Per questo il mio mezzo espressivo preferito è l'arte: guardare un dipinto o una statua è come guardare l'umanità stessa attraverso uno specchio e improvvisamente tutto sembra avere senso, un senso che prima non riuscivo a cogliere; scrivere una poesia significa distruggere tutte le barriere e i freni inibitori per comunicare i propri sentimenti; stare su un palco, con i fari puntati direttamente sugli occhi, e il buio tutto intorno, produce euforia e spavento, emozione ed ansia, gioia e sconforto, forse nell'unico mondo in cui emozioni positive e negative coesistono insieme e il bene ha bisogno anche del male per sopravvivere. Tutto questo è quello che voglio che questo portfolio contenga e nonostante sia un'impresa a dir poco enorme, beh, spero di riuscirci.
letture consigliate - Riflessa in una goccia d'acqua (di Paola Catozza); Sentire 74 (di Maria Parascandolo e altri); Brucerà nella luce (di Michela Bagini)
Order vs DeathEaters | Lottery in comune tra Midori's Pf e Rhy's CornerOrder vs DeathEaters | Lottery in comune tra Midori's Pf e Rhy's Corner
kaypfLiberty's Ocean
I ♥ Earth @ Rhydian's CornerBe Glad! @ Rhydian's CornerINIZIATIVA: UN FIORE CONTRO LA VIOLENZA{SWRA}The dark side of London XIX sec-
 

Gabriel Elías Velazquez
DONO: psichico: Gabriel è dotato di Psicometria, ovvero la capacità di leggere informazioni sul passato, presente o futuro di oggetti, luoghi, animali e anche persone attraverso il contatto fisico che gli permette di percepire le 'vibrazioni' del soggetto toccato. L'unico problema è che a volte è difficile leggere il futuro degli esseri umani, essendo essi più imprevedibili di oggetti inanimati o animali, nonostante gli uomini siano soggetti al governo di Sallister che nega loro il libero arbitrio.
CONGREGA: Congrega dei Tentatori. I suoi genitori, entrambi appartenenti alla Congrega dei Salvatori, quasi ebbero un colpo quando un Gabriel diciottenne decise di votarsi a quella determinata congrega: non erano certo quelli i valori con cui era stato eudcato e cresciuto ma egli aveva sempre saputo che non poteva rientrare nei piani e nella mentalità impostagli dai suoi genitori. I Tentatori furono una scelta scontata, fin da piccolo sentiva che quello sarebbe stato il suo destino.

gabriel is on fire!

Gabriel è cieco. A detta dei suoi genitori non è nato così ma perse la vista a pochi anni di vita: poco dopo la nascita egli aveva iniziato a mostrare i segni di un glaucoma ma poichè i suoi genitori non notarono ciò, la malattia non fu nemmeno diagnosticata. Gabriel era troppo piccolo per capire cosa stava succedendo al suo nervo ottico e quando si rese conto di non riuscire a vedere quasi più nulla fu troppo tardi per agire. Ad ogni modo a Gabriel non importa molto: non ricorda un momento della sua vita in cui non è stato cieco e sostiene che sia stato meglio così. Ogni tanto si ritrova a pensare a cosa sarebbe successo se fosse diventato cieco qualche anno dopo, magari durante l'adolescenza: l'avrebbe spezzato per sempre svegliarsi una mattina e non riuscire più a vedere, con la memoria del mondo, dei suoi colori e delle sue sfumature ancora impressa nella mente. Fin da piccolo tiene sempre sugli occhi un paio di occhiali scuri, poichè odia che la gente veda le sue pupille muoversi convulsamente o fissarsi nel vuoto. Inoltre ha sempre odiato i bastoni per ciechi, pensa che gli diano un'aria idiota, così ha deciso di avere un cane: ne ha avuti diversi in tutti i suoi anni di vita e per evitare di soffrire ha sempre cercato di non affezionarsi troppo a loro.
SOGNO: Vorrebbe donare alla sua bambina, Fanny, un futuro felice. Nonostante ella non parli molto di questo, Gabriel sa che sente la mancanza di sua madre, di quella donna che l'ha accudita per solo un anno prima di morire, e vorrebbe che avesse una figura femminile su cui fare riferimento; questo non significa che cerchi di sostituire sua moglie Ingrid: sa che è impossibile, sia per lui che per sua figlia. Non possiede aspirazioni riguardo alla sua stessa vita ma non per una questione di umiltà o di apatia: all'età di quarant'anni pensa ormai di aver vissuto e sperimentato tutto ciò che poteva vivere e sperimentare e crede che non ci sia più nulla che potrebbe stupirlo ancora.
MEDIOCRITY KNOWS NOTHING HIGHER THAN ITSELF BUT TALENT INSTANTLY RECOGNIZES GENIUS.
Il carattere di Gabriel ha subito varie metamorfosi nel corso degli anni, costretto ad adattarsi a situazioni che prima non avrebbe mai nemmeno immaginato. Fin da piccolo ha dimostrato di essere molto brillante di mente e svelto di lingua: difficilmente si lasciava abbattere da qualche commento malevolo e non perdeva mai l'occasione di rispondere sarcasticamente a qualsiasi provocazione. Allo stesso modo, durante l'adolescenza ha sviluppato una certa inclinazione a mettersi nei guai, a curarsi poco dei rischi e a non prendere mai sul serio praticamente nulla, per lo sconcerto e la frustrazione dei suoi genitori. L'orgoglio dirompente e quell'accenno di presunzione gli hanno reso difficile negli anni chiedere scusa o prendere in considerazione i suoi errori per cercare di migliorarsi. Indisclipinato, disobbediente, malizioso e impulsivo, sapeva fin da giovane che avrebbe seguito la Congrega dei Tentatori: non c'era nessun altra Congrega che avrebbe potuto soddisfare i suoi desideri di libertà e inoltre, con l'arrivo della pubertà, aveva scoperto quanto fosse capace di sedurre ed incantare sfruttando il suo aspetto e la sua eloquenza. Eloquenza che gli è molto utile nella sua professione di avvocato che per ora procede a gonfie vele. Dopo la morte di sua moglie la sua vita subì un forte scossone e anche la sua personalità ne fu influenzata: fu costretto a mettere la vita di sua figlia prima della sua, ad occuparsi di lei quando ne aveva bisogno e anche quando non ne aveva, ad educarla e crescerla. All'età di trent'anni suonati fu costretto a crescere e a maturare, a capire cosa era importante nella sua vita, a sacrificare alcuni aspetti della sua personalità per il bene di qualcun altro... fu in quel momento che capì che dopotutto gli insegnamenti dei suoi genitori Salvatori potevano essergli stati utili. Anche la sua personalità spericolata divenne più docile, ora che aveva qualcuno di cui occuparsi, ma non è mai scomparsa del tutto e dubita che questo succederà mai. Gabriel è un uomo schietto, crudelmente sincero a volte, non dotato dei famosi filtri cervello-bocca; in gioventù è stato un ragazzo sboccato e volgare che adorava vedere persone più grandi imbarazzarsi per le sue battute a doppio senso e le sue parolacce: anche qui, con la nascita di sua figlia fu costretto a mantenere un linguaggio decoroso e rispettabile, nei limiti ovviamente. Gabriel non ha rapporti particolarmente stretti nella sua vita: ha degli amici, questo sì, ma l'affettività gli ha sempre creato problemi. Non sa nè come gestire nè come trasmettere il proprio affetto, non è una persona romantica o facilmente disposta ad aprirsi con qualcuno. Con Ingrid ha avuto qualcosa di speciale e l'ha amata, forse non ha mai smesso di farlo, ma con lei il problema del romanticismo non si poneva poichè, su questo aspetto, i loro caratteri coincidevano. Ad ogni modo, con sua figlia diventa una persona completamente diversa: entrambi sono dotati di un forte sarcasmo ma l'uomo si sente comunque più incline ad essere affettuoso con lei; non si sente imbarazzato ad abbracciarla e a dirle, poche volte e in casi speciali, che le vuole bene; sua figlia conosce questa sua reticenza e l'ha accettata, come qualsiasi altro aspetto del suo carattere. Inoltre, non lo ammetterebbe nemmeno sotto tortura, essendo lei la sua unica figlia femmina tende a viziarla e ad esserne terribilmente geloso: non è capace di essere completamente duro e rigido con lei, nonostante ogni volta provi a non ammorbidirsi e ad essere un genitore serio e responsabile.
aka PAPA
05.02.???? @ ex-Spain
lawyer

detail
SELF-CONFIDENT arrogant
elegant, traditional

NEVER WITHOUT HIS GUIDE DOG & HIS SUNGLASSES
world on fire - les friction
You know there's something coming down from the sky above
World on fire with a smoking sun, stops everything and everyone. Brace yourself for all will pay. Help is on the way
Gabriel nacque il 5 Febbraio di 40 anni fa da una famiglia di Salvatori. I suoi genitori nacquero quando il governo di Sallister non era ancora stato instaurato, di conseguenza trasmisero a Gabriel alcune caratteristiche che a lui sembrano provenire da un'epoca lontana: lo educarono alla fede ebraica fin da piccolo e oltre alla lingua comune parlarono con lui anche in spagnolo, una lingua ormai dimenticata e morta. All'età di 3 anni Gabriel perse la vista per un disturbo congenito al nervo ottico ma a parte questo visse un'infanzia perlopiù normale e monotona; certamente la cecità lo rese molto più abile nell'usare gli altri sensi di cui disponeva e nel lasciarsi guidare dal sesto senso e da quell'arguzia che gli fu così utile nel corso della sua vita. Imparò a sentire e percepire cose che le persone comuni non potevano o che comunque ritenevano poco importanti, imparò a sfruttare le sue conoscenze e il suo aspetto a proprio vantaggio. In quel periodo, i valori dell'ebraismo che gli vennero inculcati a forza non sortirono la minima curiosità o il minimo effetto in lui. A diciotto anni sapeva esattamente cosa voleva fare: durante la Cerimonia scelse a colpo sicuro la Congrega dei Tentatori, nonostante - e soprattutto - la disapprovazione dei suoi. Contemporaneamente venne svelato il suo dono: psicometria. All'inizio Gabriel non sapeva nemmeno cosa significasse e quando lo scoprì non ne fu soddisfatto: a cosa diavolo gli sarebbe mai servito toccare un oggetto e scoprire cosa sarebbe diventato dopo dieci anni? Impiegò diverso tempo a capire il messaggio che si nascondeva dietro tutta quella situazione: la vista gli era stata negata e contemporaneamente gli era stata donata la possibilità di vedere le memorie, il passato e le aspettative di qualsiasi cosa (o qualsiasi persona) lo circondasse attraverso la percezione. I successivi anni li passò in Accademia: fu grato di notare quanto l'atmosfera fosse diversa rispetto a quella nella Congrega dei Salvatori, che non aveva mai potuto digerire del tutto. In Accademia seguì il corso universitario di Giurisprudenza: ci pensava da qualche anno, anche se non ne aveva parlato con nessuno, ed era entusiasta di poter realizzare i suoi progetti. Da buon seduttore sapeva di poter convincere tutte le giurie del mondo con la sua eloquenza e il suo fascino, il che non gli dispiaceva per nulla. Inoltre proprio in Accademia fece l'incontro che cambiò la sua vita: durante il suo ultimo anno fece la conoscenza della neo-iscritta Ingrid Osborn. Fin dai suoi diciotto anni Ingrid era completamente indisciplinata, entusiasta verso la vita e inaffidabile sotto ogni aspetto; forse fu questo ad affascinarlo così tanto. E poi, a detta dei suoi amici, lei era bellissima: provarono a descrivergliela ma poichè non riusciva a figurarsi in testa i colori non capiva cosa intendessero con "quei lunghi capelli rossi e quegli straordinari occhi blu". Ad ogni modo, non è che gli importasse molto: tutto ciò che riguardava la vista gli era indifferente, si basava da sempre ormai su tutti gli altri sensi. Percepì quindi la sua bellezza attraverso la sua risata allegra, il suo bagnoschiuma al gelsomino, la morbidezza dei suoi capelli e questo fu abbastanza. Gabriel non era tipo da lunghi e dolci corteggiamenti quindi fece quello che sapeva riuscirgli meglio: tentare. Sapeva di essere un bel ragazzo: poteva non averlo visto ma gli era stato detto spesso durante gli anni e quando succedeva si gonfiava come un pavone. La braccò per giorni, chiedendole di uscire insistentemente finchè lei non accettò. Sapeva di non averla presa per sfinimento: lei voleva uscire con lui, il punto è che si divertiva troppo a vederlo sudare. Gabriel capì subito che Ingrid era l'unica donna che sarebbe mai riuscito a sopportare: non aveva traccia di romanticismo o svenevolezza, non si preoccupava del suo aspetto esteriore o di tutte quelle cose che alle ragazze piacciono tanto, era forte, sarcastica, intelligente e non si faceva mettere i piedi in testa de nessuno. L'unica cosa che lo colpì, questa volta negativamente, era il suo costante desiderio di mettersi in pericolo: anche Gabriel era una persona che amava l'adrenalina ma non ne era ossessionato al punto da mettere seriamente a rischio la sua vita per nessuna ragione in particolare, cosa che ad Ingrid sembrava piacere. Non ci fece molto caso però: erano giovani, erano vivi e la paura di morire non li sfiorava minimamente. Dopo pochi mesi Ingrid e Gabriel facevano già coppia fissa. Lui non si era mai sentito più esaltato di così: non pensava di essere tipo da relazioni ma loro due erano così tanto in sintonia che non riusciva a vedere lo stare con lei come una costrizione. Certo, i momenti in cui si scontravano erano parecchi - due caratteri come i loro non erano facili da gestire - ma ogni volta finivano inevitabilmente per ritrovarsi, ovviamente senza che nessuno dei due trovasse l'umiltà di chiedere scusa. Di solito sostituivano le scuse con il sesso, che ad ogni modo era fantastico. Dopo tre anni Gabriel continuò con il Tirocinio mentre Ingrid era ancora in Accademia: lei gli aveva già parlato del suo desiderio di entrare a far parte delle forze dell'ordine, una volta finiti gli studi, e lui aveva risposto che lo aveva sospettato fin dall'inizio. Continuarono a vedersi comunque e quando Gabriel divenne un avvocato a tutti gli effetti chiese ad Ingrid di sposarlo: sapeva che era affrettato ma quando mai loro due si fermavano a riflettere? E, infatti, Ingrid accettò entusiasta. Gabriel non aveva pensato al matrimonio prima d'ora, non aveva nemmeno preso in considerazione l'idea di essere un marito un giorno, ma non se ne preoccupò troppo. Tale preoccupazione si manifestò anni dopo il loro matrimonio: litigavano sempre più spesso per le cose più disparate e nessuno di loro era abbastanza maturo per chiedere scusa per primo o per fermarsi a riflettere. Volevano entrambi libertà assoluta e se questo nel periodo in cui erano fidanzati era servito ad unirli, ora che erano sposati sembrava solo complicare il loro matrimonio. Ingrid era strana, volubile, nervosa ogni giorno di più e Gabriel voleva solo capire come farla tornare la ragazza spensierata che era una volta; così prese la decisione che un marito non dovrebbe mai prendere in questi casi: le propose di avere un figlio, nella speranza di risvegliare in lei un qualche istinto materno. Lei accettò ma non sembrava troppo convinta. All'età di 27 anni per Ingrid e 30 per Gabriel, la ragazza partorì la loro piccola Fanny ma nonostante questo, la donna sembrava ogni giorno più distante e, a questo punto, Gabriel si sentì semplicemente confuso. Non aveva considerato cosa potesse significare per lui avere una figlia e sua moglie diceva di essere troppo occupata con il suo lavoro per occuparsi completamente di lei: l'uomo sapeva che era una scusa per nascondere il fatto che Ingrid non era pronta ad essere madre ed era ancora troppo legata al divertimento senza pensieri e senza responsabilità. L'anno dopo la nascita della loro bambina tutto crollò. Quando una sera rimase nel suo ufficio più a lungo del previsto per sistemare della documentazione, ricevette una chiamata che lo informava che sua moglie aveva avuto un malore per strada e in quel momento si trovava in ospedale. Gabriel aveva creduto che fosse a casa con la bambina e si chiese per quale motivo fosse uscita a quell'ora della sera. Si precipitò in ospedale, dopo essere passato a casa per prendere sua figlia che era stata lasciata sola, e lì gli riferirono la verità che non avevano voluto dirgli via telefono: Ingrid aveva avuto un overdose e nonostante gli sforzi dei medici era morta da pochi minuti. Gabriel sentì il mondo crollargli addosso: improvvisamente, i comportamenti strani della moglie e i suoi sbalzi d'umore iniziavano ad avere un senso ma nel peggiore dei modi. Si maledì per non averlo capito prima e si chiese da quando la donna avesse iniziato ad assumere quelle sostanze. Per un attimo, lo sfiorò il pensiero che sua moglie potesse aver assunto droghe anche durante la gravidanza e che sua figlia ne fosse rimasta in qualche modo contaminata ma, dopo una breve visita in ospedale, scartò fortunatamente quel pensiero. Dopo i funerali Gabriel iniziò periodicamente ad allontanarsi da sua figlia: la bambina le ricordava terribilmente sua moglie, in ogni aspetto. Anche se non poteva vederla, la somiglianza era disperatamente evidente. Si occupava di lei, ovviamente, perchè era troppo piccola per farlo da sola, ma non riusciva a trasmetterle quell'affetto che un padre dovrebbe trasmettere ai propri figli. Gli anni passarono, Fanny crebbe e la tensione fra padre e figlia si faceva sempre più evidente: la bambina non era stupida, sapeva cosa stava succedendo e gli chiedeva spiegazioni sul suo comportamento, gli urlava contro e a volte si rinchiudeva in se stessa come un riccio. Gabriel non ebbe mai la forza di dirle cosa fosse successo a sua madre, liquidò le sue domande dicendole che se n'era andata e non sarebbe tornata più. La situazione cambiò quando Fanny aveva otto anni: dopo l'ennesima litigata la bambina gli urlò contro dicendogli che sapeva cosa era successo alla mamma, che a scuola aveva scoperto che gli adulti a volte usavano l'espressione "se n'è andato" per intendere che qualcuno era morto e che lo odiava per averle mentito su quello. Gabriel realizzò quanto quella bambina fosse intelligente e sì, assomigliava a sua madre - assomigliava così tanto a sua madre che ogni volta che Fanny apriva bocca lui sentiva un blocco alla bocca dello stomaco - ma era sua figlia, la sua bambina, e non poteva continuare a gettarle addosso la sua tristezza e il suo rancore. Era giunto il momento di andare avanti. Così, portò la bambina sulla tomba di sua madre, piansero un po' insieme e lui le parlò di tutto ciò che non aveva avuto il coraggio e la forza di dirle nel corso degli anni: le racconto di come aveva conosciuto Ingrid, di come l'aveva amata e, alla fine, della sua morte dicendole che la mamma aveva preso delle medicine cattive che l'avevano uccisa. Il loro rapporto si stabilizzò e Gabriel iniziò davvero ad affrontare il discorso "essere padre": era qualcosa che ancora lo spaventava, che lo faceva sentire inadeguato ed era questo il motivo per cui si era allontanato da sua figlia per tutti quegli anni. Imparò ad amare quella bambina così come aveva amato sua moglie e lasciò che lei gli entrasse dentro, risanando tutte quelle ferite che si erano accumulate dolorsamente con gli anni. Ora Gabriel crede di aver ritrovato parte della felicità che aveva perso: continua a lavorare come avvocato, il che gli frutta abbastanza denaro da donare una vita dignitosa a sè e a sua figlia, e Fanny cresce ogni giorno sembra più bella ed intelligente. L'uomo non lo dice spesso ma ne è estremamente orgoglioso.
  • 1

    karen

    Gabriel ha conosciuto Karen durante una calda estate, in spiaggia: l'uomo comprese immediatamente che la donna doveva aver molto sofferto nella sua vita perchè sembrava comprendere bene il suo, di dolore. Sentì inoltre in lei molto rimpianto e molte delusioni, le stesse che sente in se stesso. Non ci volle molto prima che iniziò a sentirsi terribilmente curioso verso quella donna e, in ancor breve tempo, attratto da lei; ci sono molte cose che lo frenano dal voler ammettere questa sua infatuazione verso la donna: prima fra tutte sua figlia Fanny, che ha già perso una madre e non sa se possa essere abbastanza grande da accettare un'altra donna, donna che come se non bastasse ha anche una relazione con suo padre. E poi c'è il suo scetticismo, la sua paura di buttarsi in relazioni serie dopo Ingrid. Non vuole affrettare le cose, sa che facendole con calma non ci sarebbe in realtà nulla di male, ma non può fare a meno di pensare che il sentimento che prova verso Karen non può solo essere una cosa passegggera e questo lo spaventa oltre ogni misura.
  • 2

    friend name

    descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto.
  • 3

    friend name

    descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto.
  • 4

    friend name

    descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto.
  • 5

    friend name

    descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto. descrivi qui il rapporto.
© CODE MADE BY SAMMAEL
Make Something Beautiful by Amphetamines' Vietata la copia anche parziale
L'horror|vacui diary« è stato fondato il 31.03.2016 da hørrorˆvacûi. Tabella, sidebars, logo, gif in tabella, targhette © hørrorˆvacûi. Un ringraziamento speciale a Ste, Miky (♥♥♥), Tumblr e Icon Archive. Ottimizzato per .
Tutto il materiale presente in questo portfolio appartiene ai rispettivi autori, pertanto nè è vietata la copia sia totale che parziale: è possibile ritirare il materiale da me creato solo se creditato. Ad ogni modo, il plagio verrà sempre punito e segnalato a chi di dovere